2, Giu 2024
Palazzo Spinelli di Tarsia

Palazzo Spinelli di Tarsia è uno dei palazzi monumentali di Napoli, situato in piazzetta Tarsia.

Era uno dei palazzi più belli della Napoli del Settecento ed era circondato da giardini stupefacenti sul modello di quelli babilonesi. Aveva al suo interno una ricchissima biblioteca.

Il palazzo fu eretto nel 1730 su commissione di Ferdinando Vincenzo Spinelli, principe di Tarsia: la costruzione prevedeva il rifacimento di un precedente fabbricato, documentato da Carlo Celano e il progetto fu affidato a uno dei più noti architetti napoletani del Settecento, Domenico Antonio Vaccaro.

Nella struttura, secondo un disegno redatto dallo stesso Vaccaro, si nota un fastoso ampio ingresso che dà accesso a due scenografiche rampe a tenaglia per le carrozze, con al centro una scalinata, dopo le quali ci si trova davanti al primo corpo di fabbrica che racchiude tre archi a sesto ribassato in legno intarsiato. In origine il palazzo era abbellito da una delle aree verdi più ricche e eleganti della città.

Questa grande area intendeva rifarsi agli splendidi giardini pensili di Babilonia, di essa oggi si è purtroppo quasi del tutto persa ogni traccia.

L’intera struttura, dall’Unità d’Italia a oggi, non è mai stata al centro di un accurato piano di restauro e di salvaguardia, teso alla sua rivalorizzazione e oggi, lì dove un tempo fiorivano i giardini, c’è un parcheggio abusivo. Con l’estinzione della nobile famiglia degli Spinelli, sul terreno del giardino del palazzo fu stabilito un mercato alimentare, realizzato tra il 1841 e il 1845 dall’architetto Ludovico Villani. L’idea non ebbe molto successo ed in seguito divenne un cineteatro, il cineteatro Bracco. Secondo una descrizione dello storico Giuseppe Sigismondo il palazzo ospitava al suo interno la biblioteca Tarsia voluta dal principe e aperta al pubblico. La biblioteca offriva una ricca collezione di libri di scienze e strumenti matematici raccolti in una piramide ed era inoltre adornato con statue di Francesco Pagano. Quella che un tempo era una dimora principesca, con ricche aree a giardino, oggi appare più umilmente un grande palazzo invaso da un’urbanizzazione selvaggia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *